Reparto eteronimi

 

Sono io che piovo

nella sera di una strada

da quanti autunni non vedevamo

un luglio così?

 

Sì perché sono tante

le sere, intendo

contemporaneamente

proprio come le strade

 

o almeno, così rispondono i librai

in cambio del mio nome

più che di una domanda.

 

Sì lo so del tuo lago avvenente

mica per niente ci conosciamo

ma l’estate è un soprammobile turchese

come un pomeriggio di spiaggia

e i letti, che davvero non hanno un senso:

come sopporti di dormire sempre

nello stesso metro di pianeta!

 

Saremmo liberi

sotto i faggi incatenati

andassero loro

staremmo noi.

 

Con che coraggio

morirò in un solo metro del pianeta?