La Voce del FaggioLa Voce del Faggio
Era un albero, un Faggio, angiospermata famiglia alto e frondoso.
Posato da un seme in una lontana misurazione di vita arborea, compatto e radicato, inizialmente di color bianco, virato poi negli anni in rossastro, contrariamente alla capigliatura nostra, che dal colorato stinge al grigiore, denunciando il calmarsi delle onde vitali e rivelando semplice il biancore delle ossa, infne il calacare che resta.
Il faggio come Dinastia utilizzato per le traversine ferroviarie e produrre calore, od affumicare carni e pesci, nella vita umana quotidiana, o a divenir violino e viola e fremere alla musica, in radice.
Nell’albero in coscienza collettiva della specie coesisteva la sua duttilità a forgiare dunque strumenti musicali, resistenza a scheggiarsi facoltà perenne, pur lo rendeva costituente ideale per i calci dei fucili.