Per Danilo DolciPer Danilo Dolci
Allungarono gli occhi corallini
Indietro voltandosi
nel mentre della fuga
nel dolce lago celeste
Eleganti creature
Dondolando
le pinne argentate
fra flutti opalescenti.
Non sentono Logos
Giudizio
vivono sbigottiscono
tremano
le cave orecchie
ogni scaglia vibra
dolore in frequenza
dell'Apistogramma Borelli
strappato ai piccoli
Lacrime di pesci straziati.
La fine della Bellezza
né sanno chi Uomo.