Omissioni deboliOmissioni deboli

 

Pettino al vento solare i lunghi capelli in fermento agitati

come cavalli infuriati

sulla aperta spalla in sfida.

Fulmini a cielo

che riluce sonori esplodono in globuli di fiamma.

 

Sei evocato a me più vicino

non aspetterò

oltre i secoli caliginosi

infra omissioni deboli

chiavistello serrato

in forma di croce

che ci leggono contrari.

Che tu apra la serrata porta

Riderò allora

quando scherzosa abbracciandoti le ampie spalle

annusando odori di nostalgie lontane

quei muti occhi verdi

dal silenzioso dolore schiariranno

 

Nulla distrugge il tempo i baci.