Andreij TarkovskijAndreij Tarkovskij
Carezzandosi il pensiero dietro la nuca glabra
Andreij evocava le immagini e, nei dolci occhi, la Luce.
Cosparso di cicatrici incedeva lo Stalker
conducendo gli Essenzialisti e Finalisti.
Nella mente versi e musica, alle caviglie aggrovigliate erbe
In difesa delle rotaie rugginose e senza meta.
Il cane nero passava al richiamo dell’odore degli Uomini.
Animali magri dal pelo sporco irsuto correvano
gli occhi impazziti e vacui nel Territorio scena.
In sonora bacchetta, scolpiva il tempo del percorso, il picchio rosso,
verso la Stanza Oltre.