Gavin MaxwellGavin Maxwell
L’anello di acque lucenti fece intravvedere la linea tracciata dalla trota arcobaleno, che cantava danzando la sua gioia di esistere nella corrente, libellule trasparenti grigio verde riflettevano messaggi, rane e girini in correre chiocciavano schiocchi e fruscii.
Il profumo acre dei cespugli le erbe alte frementi, inebriava dattorno.
Si tagliò allora il pollice e succhiò il sangue scarlatto.
Taglio, bagliore di luce, sangue.
Terra, solo ed acque, esistere era una cocente rigogliosa pienezza.
Fermo il tempo, tra l’aria, come il fiume ed il piccolo popolo guizzante, scorreva la vita.